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Chi era Tommaso Maestrelli, l’allenatore pisano che…

Il record di Tommaso Maestrelli

Tommaso Maestrelli è stato un calciatore, allenatore e dirigente sportivo, nato a Pisa nel 1922 e scomparso a Roma il 2 dicembre del 1976. Il suo nome è legato indissolubilmente a quello della Lazio per lo scudetto vinto nella stagione 1973/74, quando, con l’aiuto del bomber Giorgio Chinaglia, porta per la prima volta, sulla sponda biancoceleste di Roma, il titolo di campione d’Italia. Il suo personalissimo record, è stato quello di essere il primo allenatore italiano a portare lo scudetto nella Capitale; infatti, i due titoli vinti in precedenza dai rivali della Roma, erano stati aggiudicati con due tecnici stranieri in panchina: l’ungherese Alfred Schaffer e lo svedese Nils Liedholm. Inoltre, fino ad allora, l’unico allenatore italiano capace di portare lo scudetto nel centro-sud Italia era stato “il filosofo” Manlio Scopigno, vincitore del campionato nel 69/70 alla guida del Cagliari di Gigi Riva. Inoltre, Maestrelli è ancora oggi l’unico allenatore italiano capace di vincere lo scudetto alla guida della Lazio, considerato che il secondo e ultimo campionato vinto dai biancocelesti, è arrivato nel 2000 sotto la guida dello svedese Eriksson.

La carriera di Tommaso Menestrelli

Essendo figlio di un ferroviere, la carriera di Tommaso Menestrelli è stata condizionata dagli spostamenti del padre; come calciatore ha vestito la maglia di Bari, Roma e Lucchese, mentre da allenatore ha guidato Lucchese, Bari, Reggina, Foggia e Lazio. Le prime soddisfazioni sono arrivate con i calabresi, visto che Menestrelli ha guidato i granata alla loro prima storica promozione in Serie B e aggiudicandosi il premio di seminatore d’oro.

Tuttavia, è alla guida del Foggia che il suo nome balza agli onori della cronaca: con i rossoneri infatti, raggiunge la finale di Coppa Italia, perdendo solo contro la Roma del mago Herrera. Il suo Foggia si esaltò in un paio di occasioni proprio contro la Lazio, sua futura squadra: in uno spettacolare 2-2 dopo il doppio vantaggio dei pugliesi ed in una roboante vittoria per 5-2.  Nel 71/71 il suo destino incrocia quello della Lazio dove, partendo dalla Serie B, conduce i biancocelesti sul tetto d’Italia nel giro di soli tre anni e, per uno strano gioco del destino, decretando il trionfo ufficiale proprio contro il Foggia. La Juventus dovette accontentarsi del secondo posto, mentre il laziale Giorgio Chinaglia, fu il capocannoniere del torneo segnando la bellezza di 24 reti e superando attaccanti del calibro di Boninsegna e Riva. Purtroppo, la carriera di Menestrelli si è dovuta interrompere precocemente, a causa di un tumore al fegato che lo ha sottratto al calcio italiano a soli 54 anni. 

Menestrelli può essere considerato un rammarico per la Toscana?

A nostro avviso sì, in quanto la Toscana, pur rappresentando la patria di questo sport grazie alla storia del calcio fiorentino, vanta solo due campionati vinti, entrambi aggiudicati dalla Fiorentina. Si tratta di un vero peccato, perché una regione che vanta una forte tradizione sportiva e calcistica, soprattutto nell’ambito degli allenatori, meriterebbe nella sua bacheca qualche trofeo in più. La storia della toscana ricorda un po’ quella della campania, dove il calcio è praticamente di strada, ma i pochi campionati vinti sono arrivati solo grazie ad un’unica squadra; ma c’è di più: quanti scudetti ha vinto il Napoli? Beh, con quello di Spalletti, uno in più della Fiorentina e quindi della Toscana. Ecco perché Menestrelli rappresenta un rimpianto: pur essendo nativo della nostra regione, non hai mai allenato una nostra grande squadra e se ne avesse avuto l’occasione, chissà che non sarebbe riuscito nell’impresa.

La Fiorentina di Vincenzo Italiano ha sfiorato il suo primo titolo europeo nel 2023, ma è ancora lontana da poter competere in Serie A con corazzate come Inter, Juventus, Milan.

Il Napoli ci è riuscito con un progetto durato un ventennio, perché la Viola non dovrebbe poter fare altrettanto? Ad oggi la grande distanza da questo obiettivo è testimoniata dalle quote scudetto, visto che il titolo è quotato in media 250 volte per la Fiorentina.

Pertanto, visto che lo scudetto in Toscana manca dal ‘69 e sembra ancora lontano, gli amanti dei pronostici possono orientarsi sulla pagina live di Betway o su quelle di portale simili, dove le partite sono in corso e gli obiettivi meno lontani nel tempo.

A Pisa invece, si sogna quantomeno il ritorno in Serie A, sfiorato nella finale play-off del 2022 contro il Monza.

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